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Il Piano Nazionale Transizione 4.0: il credito d'imposta Formazione 4.0

Il disegno di legge di Bilancio 2022, allo stato attuale, prevede che il 2022 sia l'ultimo anno in cui le imprese possono beneficiare del credito d'imposta Formazione 4.0.

L'agevolazione intende sostenere le attività formative effettuate dalle imprese, rivolte al personale e finalizzate a consolidare le competenze in ambito tecnologico e digitale. A titolo esemplificativo la formazione agevolata riguarda tematiche relative a big data e analisi dei dati, cyber security, prototipazione rapida, interfaccia uomo-macchina, IOT, integrazione digitale dei processi aziendali.

Sono agevolabili le spese relative al personale dipendente che partecipa all'attività formativa sia in veste di docente o tutor, sia in veste di partecipante (sulla base del costo orario aziendale) e i costi connessi all’attività formativa (per esempio spese di viaggio, materiale didattico, consulenze per la redazione del progetto di formazione).

Nel caso in cui le attività di formazione siano erogate da soggetti esterni all’impresa, sono agevolate soltanto le attività commissionate a:

  • Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione o Provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa;
  • Università, pubbliche o private, o strutture a esse collegate;
  • Soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali secondo il regolamento CE 68/01 della Commissione del 12 gennaio 2001;
  • Soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37;
  • ITS.

Il credito d’imposta per le spese di formazione è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese (limite massimo annuale di € 300.000)
  • 40% delle spese ammissibili per le medie imprese (limite massimo annuale di € 250.000)
  • 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese (limite massimo annuale di € 250.000).

Le imprese che intendono usufruire della agevolazione devono predisporre una relazione che descriva il progetto formativo, conservare la documentazione contabile e amministrativa comprovante l'attività svolta, compilare e conservare i registri presenze appositamente sottoscritti dal personale docente e discente e dagli eventuali formatori esterni.

Occorre poi che il soggetto incaricato della revisione legale dei conti rilasci una apposita certificazione attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili.  Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque ottenere la certificazione da un revisore legale dei conti.  Le spese relative alla certificazione sono calcolate in aumento del credito di imposta entro il limite di € 5.000.

ll credito d’imposta deve essere indicato in uno specifico quadro della dichiarazione dei redditi, sia con riferimento al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese che ai periodi di imposta in cui il credito viene utilizzato.

Il credito di imposta è utilizzabile nel Modello F24, esclusivamente in compensazione, per il pagamento di imposte e contributi.

Paola Castiglioni

Studio Rota - Castiglioni

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