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Nuove forme di imprenditorialità giovanili: Influencer

Negli ultimi anni è cresciuto a dismisura il numero di “Influencer” nel nostro Paese. Si tratta di persone che, grazie alle proprie dotazioni tecnologiche, riescono ad elaborare contenuti di diverso genere e natura, che direttamente o indirettamente, influenzano le scelte altrui 

All’interno di questa categoria, tuttavia, è bene distinguere i soggetti che ideano, producono e pubblicano contenuti propri (content creator in senso stretto) e quei soggetti che, essendo persone note al pubblico, partecipano ai contenuti ideati da altri e sono pertanto più assimilabili a testimonial pubblicitari. 

La dotazione di mezzi effettivamente necessari per essere un Influencer è poco più di un cellulare, un computer ed un software per il montaggio di contenuti audio e video. Data la velocità di circolazione dei contenuti, della sempre maggior richiesta di contenuti da parte della propria audience, l’Influencer avrà necessità di pubblicare di frequente i propri contenuti per non perdere “follower” o per evitare di ridurre la propria visibilità online in favore di altri soggetti. 

Per tale ragione, risulta configurabile la sussistenza dei requisiti di abitualità e dell’organizzazione di mezzi idonea allo svolgimento dell’attività economica. Di conseguenza, il reddito prodotto integra i requisiti del lavoro autonomo di natura professionale, in questo caso sui proventi è applicata una ritenuta del 20% a titolo di acconto e il contribuente deve essere titolare di partita IVA. 

Qualora l’attività di content creator venga svolta in maniera saltuaria o occasionale, i redditi prodotti si qualificano come redditi di lavoro autonomo “occasionale, classificabili tra i redditi diversi; perciò, è necessario applicare sui compensi percepiti la ritenuta del 20% a titolo di acconto, senza essere titolati di partita IVA. 

Nei casi in cui l’attività sia svolta con una organizzazione di mezzi e persone rilevante i redditi derivanti dall’attività dell’Influencer potrebbero essere inquadrati come redditi di impresa; ciò comporta l’apertura della partita IVA con tutti gli obblighi conseguenti. 

In concreto, la corretta qualificazione reddituale dell’Influencer in quanto tale rischia di non essere facilmente  individuabile in ragione del complesso e segmentato modo in cui lo stesso soggetto può sfruttare la propria immagine, il proprio nome e il proprio pacchetto di follower; occorre quindi una analisi attenta delle concrete modalità di svolgimento dell’attività dell’Influencer, anche sulla base dei contratti stipulati con clienti o agenzie, al fine di non incorrere in contestazioni da parte della Amministrazione Finanziaria. 

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